uomo-testimone
by mila solaris · 26 Settembre 2019
Onorevole uomo vivo in corpo vivente di carne ossa e sangue, oggi vorrei parlarti dell’importanza che può avere la testimonianza vivente di un uomo-testimone.
Consenso
L’ignoranza è il primo consenso. Se non sai chi e cosa sei non potrai re-clamare alcun di-ritto per te stesso.
In primo luogo cosa puoi dire di te senza fare riferimento ai documenti corporativi che ti identificano? Chi garantisce la veridicità di tali documenti se non la corporation in parvenza di stato? Ma con quale autorità, dal momento che non ha autorità alcuna sull’uomo vivo in carne ossa e sangue quale tu sei?
Documentazione corporativa
Vedi la differenza? Vivi in un corpo da 40 anni, questo è un fatto. Poi c’è un documento che dice che vivi in un corpo da 40 anni, questo è un dato, un’informazione trascritta, su un supporto cartaceo o informatico, da qualcuno che ha, o pretende di avere, l’autorità per dichiararlo.
Questa documentazione corporativa è in sé una rappresentazione di ciò che sei tu. In quanto rappresentazione è una finzione, spesso comoda, talvolta no, ma pur sempre una finzione.
L’autorità a detta documentazione è conferita tramite consenso.
Esempio: il brevetto
Se la maggior parte degli uomini che compongono la comunità scientifica internazionale scoprisse che i brevetti sono rubati, copiati, modificati e sabotati dalle stesse istituzioni che pretendono di proteggerli, cosa accadrebbe?
Se “venisse a galla” che lo scopo occulto del brevetto è quello di sottrarre la conoscenza anche agli inventori stessi, chi ancora brevetterebbe? Chi crederebbe nella tutela dei brevetti? E a questo punto, chi si impegnerebbe in un contenzioso per proteggere il suo brevetto sapendo che gli è stata tolta ogni autorità sulla sua invenzione dal momento in cui l‘ha registrata?
Ecco come il consenso diviene la chiave di volta. Lo stesso consenso che regge la moneta fiat o legale. La moneta fiat ha un valore perché è accettata da tutti, non perché abbia alcun valore intrinseco. Le monete non sono d’oro da secoli e non rappresentano neppure un grammo di quell’oro.
La tua proprietà
A questo punto, la tua proprietà (casa, auto, motorino, etc.) come dimostri che è tua? Lo fai grazie a un’altra finzione quali i documenti della tua auto, casa motorino etc. Ma già sai che detti documenti sono due volte delle finzioni.
Lo sono per i motivi di cui sopra, e lo sono perché chi li ha creati ti ha fatto credere che tali documenti indirizzassero dette proprietà a te. In realtà, occultamente, stabilivano la proprietà “in capo” ad alcune società di diritto privato in parvenza di STATO. Società che conosci con il nome di Italia, ITALIA, REPUBBLICA ITALIANA, Governo, Ministero dei Trasporti e così via.
Di tutto questo abbiamo già parlato nei post Alt! Proprietà privata Prima Parte e Seconda Parte.
Un mondo di scartoffie
Ma allora perché tante scartoffie? Perché oggi ci troviamo in un mondo virtuale, fatto da territori e finzioni giuridiche (non reali per definizione e quindi non capaci di affermare alcunché di reale), invece di trovarci in un mondo di uomini in onore la cui parola è legge. Perché vi è la necessità di surrogare la parola dell’uomo in onore sostituendola con 1000 rappresentazioni e documenti “probatori” (prova tu a verificare l’etimologia di tale termine).
Il consenso dell’uomo
Per questa ragione là fuori ci sono davvero poche evidenze che tu sei chi dici di essere senza tutti quei falsi documenti corporativi che ti identificano. Tuttavia, e paradossalmente, tutto questo sistema documentale si basa sul consenso.
Tale consenso, in questo dedalo di rappresentazioni, sgorga da una unica reale e possibile fonte, l’uomo. Una finzione infatti non può fare nulla in quanto tale, tanto meno dare o negare il consenso.
Se comprendi questo fatto possiamo ri-creare una “struttura consensuale” fatta e sorretta da uomini vivi in carne ossa e sangue e non sorretta da finzioni di finzioni giuridiche in odore di STATO.
Questi uomini grazie alla loro testimonianza divengono gli unici punti fermi, insieme a te, nel percorso di legge e conoscenza del sé
L’uomo-testimone
Più pragmaticamente, visto che “là fuori” non c’è davvero un documento che abbia un valore reale al di sopra della tua vera esistenza, un uomo-testimone diventa la tua carta vincente. Bada non ho detto “il testimone”, anche questo una finzione giuridica inquadrata nell’ordinamento della corporation, ma l’uomo-testimone.
P.S. è curioso, ma non inutile sottolineare, che nell’ordinamento giuridico della corporation “STATO”, quando alcuno diviene Testimone diviene contestualmente “pubblico ufficiale” poiché “esercita” il pubblico ufficio o funzione di testimoniare. Vedi nel dettaglio e in sequenza qui, qui e qui.
Per questa ragione qui non parlo di testimone ma dell’atto di testimoniare e di uomo-testimone (ricorderai cosa ho scritto sulle parole composite non registrate in precedenti post).
Mondo reale
Nel mondo reale di uomini vivi in carne ossa e sangue, di case fatte di pietra o mattoni e cemento la parola vivente di un uomo vivo in carne ossa e sangue ha un valore davvero grande. Non comporta alcuna rappresentazione o finzione giuridica.
Tre o sei o nove o dodici uomini-testimoni, che affermano di conoscerti e affermano che tu sei realmente l’uomo venuto al mondo il tal giorno, la tale ora, nel tale luogo, e che sei il reale proprietario di quel dato nome, e che sei figlio di dati pro-creatatori-genitori, sono davvero elementi importanti della tua riappropriazione e non solo.
(Per ora glisso sul significato esoterico dei numeri 3, 6, 9, 12).
Testimonianza vivente dell’uomo-testimone
A questo punto la testimonianza vivente di un uomo-testimone può diventare un tuo reale documento. La prova provata che, sopra ogni altra, conferma che tu sei (anche) quell’uomo nato e vivente etc. che dici di essere.
Questo tipo di testimonianza è caduta in disuso da molti anni ormai perché la maggior parte degli uomini si identifica in finzioni giuridiche che, in quanto tali, non possono fare promesse solenni (non scrivo giuramento poiché il giuramento è uno specifico tipo di promessa solenne nell’ambito cristiano). Questo perché una finzione non può dare testimonianza di un fatto reale, ma solo, al limite, di una ulteriore finzione.
E’ paradossale, ma oggi come oggi è assai raro trovare un uomo che si identifichi in uomo visto che la maggior parte si crede persona. Non intendo con questo scoraggiarti sia chiaro. A onor del vero voglio ricordarti che la maggior parte degli individui che cercheranno di identificarti, giudicarti, o agire su di te in ambito giuridico, sono proprio per la ragione suddetta, identificati con finzioni essi stessi. Quindi agiscono su un piano rappresentativo ben lungi dall’essere reale.
Uomo che sappia di essere un uomo
Per tornare all’uomo-testimone, come detto, il primo requisito è che tale uomo sappia di essere tale. Se dunque chiederai a un uomo che conosci bene e da diversi anni di essere il tuo uomo-testimone dovrai spiegare a lui (o a lei) che sei interessato alla sua testimonianza vivente di uomo vivo in carne ossa e sangue e non alla testimonianza di una persona.
A questo punto forse ti sembrerà strano, ma se chiederai a detto uomo di leggere a voce e sottoscrivere di sua mano una dichiarazione dove dichiara in primo luogo di essere un uomo vivo in carne ossa e sangue, questi non si stupirà né farà resistenza.
E’ connaturato all’uomo riconoscere intuitivamente la propria natura di uomo. Il problema è l’errata equazione che vede l’uomo e la persona sullo stesso piano di realtà. Nessuno mai negherà di essere un uomo, ma molti potrebbero metter in discussione il fatto che la persona fisica non sia affatto né un uomo, né umana, né essere vivente.
Persona umana e persona naturale
A questo punto solo due parole sulla persona umana e sulla persona naturale. Analizzando l’espressione “persona umana” puoi leggere: finzione giuridica avente la parvenza, attributi e/o qualità di uomo. Vero. La persona è davvero questo ma semplicemente tale persona non sei tu. E la persona naturale? Se mio figlio per paura dice una bugia, pur essendo la bugia una falsa affermazione in sé, è del tutto naturale anch’essa. Un naturale modo di difendersi da un presunto pericolo. La voce del ragazzino che dice la balla è anch’essa naturale.
Quindi, questa persona è una naturale rappresentazione dell’uomo. Rappresentazione che avrebbe dovuto avere lo scopo di facilitare i rapporti commerciali. Quella che in un altro post ho definito legittimo rappresentante. E’ stato invece il sommo artefizio del diritto canonico (CIC Can.96) a sfruttare il concetto per “incorporare” un uomo vivo in una azienda.
Testimonianza di esistenza
Dunque stavamo ragionando sulla reale identità e sulla presunta proprietà passando per uno strumento nuovo, la testimonianza. Strumento finalizzato alla conferma della tua esistenza contestualizzata in un certo luogo e tempo.
Come avrai notato non sto scrivendo in merito alla tua identità. Essa precede perfino il tuo nome. Forse potrei farla coincidere con la presa di coscienza di te medesimo. Piuttosto, sto parlando della tua esistenza contestualizzata in un certo luogo e tempo e pro-genitori.
Potrebbe essere questa l’informazione sulla quale si fonda la ius soli e ius sanguini, ma ti dico questo solo a titolo di esempio. Infatti tali ius appartengono al diritto romano, più genericamente al diritto e non alla legge naturale che è propria dell’uomo.
Allora, perché torna molto utile la reale dichiarazione di un uomo vivo in carne ossa e sangue, di un uomo-testimone, che dichiara di conoscerti in quanto uomo reale, vivo in carne ossa e sangue anche conosciuto attraverso il suono delle parole “tuo nome e discendenza”?
Pur essendo sempre un documento, e ovviamente tale documento non sei tu, almeno può essere scritto con accorgimenti linguistici che non creano fraintendimenti o confusione tra te e il tuo nome e/o nome scritto. Inoltre può essere “fatto” da uomini veri, coscienti di essere tali e non falsamente identificati. La differenza rispetto ai documenti corporativi è sostanziale. Il testo che segue è un esempio.
Esempio di testimonianza di un uomo-testimone
Il mio nome è Austin Osmon Spare, sono un uomo vivo in carne ossa e sangue, sono nato a Londra, il giorno 30 dicembre 1952 e oggi vivo a Torino, in Via Roma N.13, come si evince dalla copia dei documenti qui allegati, che ho firmato e sottoscritto con la mia mano vivente*, sono figlio dell’uomo che portava il nome di Philip Newton Spare e qui oggi riconosco che la donna ritratta nelle fotografie riportate a pagina 2 (due) (foto 1, 2, 3) di questo documento, ora presente viva in carne ossa e sangue qui di fronte a me, è mia figlia, ovvero io sono il pater (padre) della neonata, ritratta nella fotografia sotto riportata (foto 1), con il tempo divenuta donna, partorita da mia moglie, sua madre (mater), Iside Svelata, alle ore 3 (tre) il giorno 9 (nove) del mese di dicembre nell’anno 1975 (millenovecentosettantacinque) nel luogo detto “OSPEDALE MOLINETTE” in Via dell’Agnello 11 (undici) in Torino, alla quale, nell’anno 1975, ho dato, (in accordo con la madre, Iside Svelata), il nome di Alice (Spare); essa è sangue del mio sangue, della discendenza Spare e della discendenza Svelata e oggi vive presso il luogo reale sul suolo e sulla terraferma anche conosciuto e detto Città-di-Torino.
La madre (mater) di mia figlia Alice (alice spare), che porta il nome di Iside Svelata, figlia di Raymond Svelata e Helena Blavatski, è nata a Londra, il giorno 10 (dieci) agosto 1954 (millenovecentocinquantaquattro).
[Aggiungere tre foto, dell’uomo oggetto di riconoscimento, da neonato, bambino e adulto]
Io, Austin Osmon Spare, do oggi questa testimonianza spontaneamente, senza coercizione o pagamento di alcun tipo, in piena coscienza e facoltà di intendere e di volere, così io affermo che questa è la verità, sotto pena di spergiuro, su tutti i fatti suddetti, nel giorno 23 luglio dell’anno 2017; tanto io sottoscrivo e autografo, con la mia mano vivente, a conferma.
Austin Osmon Spare [autografo]
*n.b. questa frase è prevista per l’uomo-testimone che non ha fatto la “dichiarazione di riappropriazione” e che pertanto deve utilizzare i documenti corporativi per quanto riguarda l’individuazione del nome.
Ecco, hai appena letto un esempio che dice molto più di tante parole. Un documento come quello summenzionato ti potrà servire in modo soddisfacente ogni volta che incontrerai individui che mettono in dubbio le tue origini su questo suolo e terra. Avrai notato che il documento è scritto in modo molto ordinario e non usa una terminologia accurata e specifica come per la dichiarazione di riappropriazione del nome della quale tanto abbiamo discusso. Questa è una scelta voluta, perché chi ti farà da uomo-testimone deve sentirsi a suo agio, e non è detto che necessariamente faccia un percorso di legge come te.
Onore
C’è un però! Tu e l’uomo-testimone dovete essere in onore. Dovete, non c’è scelta. La parola di un uomo vivo in carne ossa e sangue ha un valore “contrattuale” indiscutibile, per questo è necessario che siate in onore. Pena la perdita di ogni credibilità e la corruzione stessa dei principi che fondano la tua dichiarazione.
Mentre la massima che recita “fatta la legge trovato l’inganno” è largamente applicata nel mondo delle finzioni giuridiche, nel mondo degli uomini vivi in carne, ossa e sangue le leggi non sono fatte dall’uomo. Contestuali all’esistenza dell’uomo stesso. Non sono leggi scritte, si tratta di leggi naturali, ovvero si tratta delle forze stesse, delle correnti che lo manifestano. Dice mago merlino, ne Le Nebbie di Avalon “la menzogna corrompe il mondo“.
In certi ambiti, dei quali avrai sentito parlare, o che forse conosci direttamente, l’uomo d’onore è intoccabile ma, quando e se il suo onore viene meno, è morto. D’altra parte anche nel commercio, chi perde l’onore perde affidabilità e quindi è tagliato fuori dal mercato.
Onore come virtù
L’onore è stato anche, per lungo tempo, una virtù, almeno propagandata, di alcune pretese “Forze dell’Ordine“ come per l’ORDINE dei CARABINIERI o anche di alcune “FORZE ARMATE”. Purtroppo però tale onore era sostenuto da uomini inconsapevoli delle forze che li manipolavano, che erano, e sono, tutt’altro che in onore.
Dalla parola onore deriva anche il “Vostro Onore” come appellativo per personaggi spesso tutt’altro che onorevoli. Così come Onorevole viene utilizzato quale appellativo rivolto ad alcuni politici. Tuttavia io sto scrivendo in merito all’onore e non all’appellativo Onorevole o Vostro Onore, che, non a caso, scrivo con l’iniziale maiuscola.
Una penetrante riflessione, carissimo Mila! Posso soltanto testimoniare l’Esistenza in Vita, in quanto unica voce(portavoce) di Coscienza, in unica Legge naturale e divina, della Coscienza in completa integrità ed unità. L’onore propria è onorare l’esistenza nel corpo, anima e spirito, cioè nel profondo sentire, con gioia, in completa libertà di unità in piena e completa respons_abilità. Sono testimone di Esistenza, onorando_La in completa integrità di Coscienza.
💃👌🕺
certo cara, così come tu sei la testimonianza vivente della tua esistenza in vita, puoi essere la testimonianza vivente della esistenza in vita di una altro uomo vivo in carne ossa e sangue dando a lui questo meraviglioso dono che è la tua parola-testimonianza in onore.
😊 Naturalmente, come espressione di Unità di Essere