Il Tabù della persona
by mila solaris · 5 Febbraio 2020
Bentornato onorevole uomo vivo in corpo vivente di carne ossa e sangue. Oggi, con il post che segue, vorrei fare insieme a te alcune riflessioni utili sul tabù della persona, per completare il post precedente dal titolo “La creazione della Persona”.
Ti rammento nuovamente che, a tuo beneficio e se non l’hai già fatto, sarebbe bene leggessi questo blog a partire dai primi post del 2019. Oltre a essere indubbiamente di attualità anche ora, ti chiariranno concetti sui quali non ritornerò, se non sinteticamente, nel presente post.
Il Grande Tabù
Ordunque, partiamo come al solito da Adamo ed Eva…anni or sono credevo che uno dei tabù più potenti tra gli uomini fosse il sesso. Ebbene, mi sbagliavo grandemente e questa erronea valutazione non “viaggiava sola”. Infatti, sebbene il sesso avesse cessato di essere un tabù almeno dagli anni 70, era stato mantenuto nel rango di tabù appositamente per proteggere, come un sipario, la bestia nera, l’unico vero grande tabù che l’uomo nasconde in sé da millenni.
Mi riferisco alla domanda capitale sul significato e fine della sua esistenza come uomo sulla terra.
Idea di Separazione
Ora immagino vorresti chiedermi perché faccio una tale disquisizione filosofica in un blog che parla di legge. Tanto per aumentare il mistero ti rispondo invece con un’altra domanda:
In che modo l’uomo ha risolto questo magistrale tabù, bestia nera tra le domande insolubili nascosta nell’inconscio di ognuno?
Semplice, inventando la religione, o meglio la spiritualità dalla quale è nata la religione.
E come ha fatto la religione a rispondere in modo soddisfacente a un tanto arduo quesito?
Beh, in modo altrettanto ardito ha fatto una operazione chirurgica mirabilissima, ha separato la mente dal corpo. Per essere precisi ha creato l’idea di separazione della mente dal corpo.
Anima
Una volta instillato nella psiche dell’uomo questo concetto di separazione, la religione ha potuto creare nuove idee, concetti che, in quanto tali, appartenevano alla mente e a quella soltanto.
Il primo figlio, sottile artificio di questa mente separata fu, con ogni probabilità, il concetto di anima. Ecco, era nata la prima rappresentazione spirituale (extraterrena) dell’uomo vivo in carne ossa e sangue, la sua anima appunto. Essa, in quanto “ideata” da una mente ormai separata dal corpo, trovava anche essa una facile collocazione extracorporea, in quanto “abilitata” a “comparire” in dimensioni extraterrene o forse semplicemente extraterritoriali.
Anima che poteva “comparire” davanti a Dio per “rispondere” dei propri peccati, e anche anima che poteva perseguire scopi e fini che l’uomo non poteva e non può comprendere, pur essendo essa stessa manifesta da e per l’uomo. Fu questo il primo trust concepito dai giuristi della Chiesa? In ogni modo arrivati a questo punto, il magistrale tabù dell’esistenza aveva un “rimedio”, una soluzione.
La domanda delle domande trovava infatti finalmente una risposta nella fede orientata a uno scopo più alto, inintelligibile, trascendente, perché appartenente a una rappresentazione spirituale dell’uomo, la sua anima. Così pare sia ancora oggi vero per molti. Ergo se hai fede non ti fai la domanda. Perché la risposta c’è ma non la puoi capire essendo pertinenza di quella parte di te o tua emanazione o come preferisci definire “anima” (senza pregiudizio) che è anche e soprattutto divisa da te. Essa è infatti distinguibile come un’entità a parte, verosimilmente immortale e preesistente a te e che in te si è incarnata. D’altra parte, se non hai fede non ti fai la domanda perché la risposta è assai ardua da trovare, e inoltre parrebbe averla già trovata la Chiesa, sei dunque tornato all’ombra del tabù.
Detto tutto ciò ti chiedo di accettare queste semplificazioni, che sono fatte al solo scopo di pervenire a un ragionamento successivo.
Matrice cristiana
Esamino ora le caratteristiche di questa anima nel contesto, mi permetterai di matrice cristiana. Questo non per scelta arbitraria, ma per consapevole necessità di contestualizzazione essendo noi tutti nati e cresciuti sotto la lunghissima ombra della cristianità.
Poteri delegati dell’anima
Questa novella anima ha poteri delegati. L’uomo può compiere le peggiori nefandezze nella carne e nel mondo, tanto prima o poi deve risponderne a Dio in separata sede attraverso la sua anima, sottoponendosi al giudizio. Credo che a questo punto tu abbia già iniziato a capire dove voglio arrivare…
Naturalmente i “crimini” operati dall’uomo creano una sorta di debito con il creatore dell’uomo stesso, la divinità, Dio, e tale debito deve essere assolto, pena la dannazione. Nasce il concetto di peccato, di giudizio e punizione e, nelle culture orientali il concetto di Karma. Tuttavia fatta le legge trovato… e cosi crimini e nefandezze vengono giudicati tali soltanto se vanno contro gli scopi e fini dell’anima, concepiti nella mente di Dio. Ecco che assistiamo a vari tipi di crociate nei secoli, giustificate dal disegno di Dio di “evangelizzare” popoli barbari, poco importa se a colpi di spada. L’uomo non uccide, bensì assolve un compito spirituale.
Legge Divina
Una premessa è a questo punto d’uopo.
Quale pensi sia stata la successiva rappresentazione dell’uomo ideata dalla Chiesa dopo quella dell’anima? Ricapitoliamo: l’anima rappresenta l’uomo davanti a Dio, ok? Chi credi rappresenti l’uomo davanti alla legge? Ricordi la definizione di religione?….cose sottoposte alla legge…
Ecco, siamo così tornati al secondo dei grandi tabù, per importanza, la nostra (eufemisticamente parlando) cara vecchia persona. Lei che è prima di tutto un concetto, un’idea, quindi la parola che la esprime, quindi la rappresentazione dell’uomo, non già sulla terra ma sul “territorio”, pronta ad acquisire capacità di fronte alla legge. Si, bene, dirai tu, ma quale legge? Quella divina, ovvio no? Da dove credi nasca il concetto di bene e male, di peccato e penitenza etc? Cosa mai potrebbe disciplinare la legge se non dei principi morali?
Il Tabù della persona
La domanda è perché mai o in che misura questa persona rappresenta un tabù? Lo puoi scoprire provando a sostituire nella tua mente e nel tuo linguaggio la parola persona con la parola uomo ogni volta che parli di te stesso. Scoprirai ben presto che, automaticamente e meccanicamente, questa fantomatica persona si imporrà nel tuo dialogare nonostante tu abbia deciso di sostituirla con un termine più appropriato. Il tabù è quindi quello di non riconoscere profondamente che la tua identità non è nella persona ma nell’uomo. D’altra parte tutta la tua storia passata ha formato un poco alla volta la tua personalità che ovviamente desidera rispecchiarsi nella sua persona.
Ora torniamo alle nostre pragmatiche riflessioni. Come colleghiamo i puntini in questa intrigata vicenda legge-religione?
Con l’osservazione diretta e la deduzione logica. Così come ho già evidenziato in post precedenti, ti rammento ancora una volta che la figura della persona non è definita nel diritto codicistico della Corporation REPUBBLICA ITALIANA. Se ne parla ovunque, ma non trovi mai una legge che descriva cosa è la persona. Certo mille ed una definizione da dizionari linguistici più o meno autorevoli, ma un dizionario non fa legge, non stabilisce diritti e doveri.
Diritto Canonico
Se allora, leggendo qua e là, sorgesse in te la naturale domanda: chi sono io un uomo o una persona? Per avere soddisfazione dovrai andare a leggere quanto scritto nel diritto canonico. Ecco che qui abbiamo collegato i punti a partire da Adamo ed Eva, passando dalla mente separata, attraverso il concetto di anima.
Detto questo, giustamente obietterai che una cosa è il diritto codicistico presuntivamente Italiano ed una cosa è il Diritto Canonico. Ma ora ti chiedo di considerare bene la domanda che segue. Se la presunta legge della corporation REPUBBLICA ITALIANA fallisce nel definire il soggetto al quale detta legge è indirizzata, quale applicabilità può avere? E dovendo, per risolvere questo impasse, fare riferimento al Codice di diritto Canonico, o in senso più ampio al Diritto Romano, puoi ancora mettere in discussione la dipendenza e subordinazione assoluta del diritto codicistico, presuntivamente Italiano, da questi ultimi?
Campo minato
Al fine di essere più chiaro, faccio un esempio per parallelismo. Un cartografo militare disegna un mappa dettagliatissima della posizione delle mine in un campo minato, così da segnalare il pericolo ai soldati, ma poi si scorda di dire dov’è questo campo minato. Quindi, i soldati, ogni volta che vedono un campo che rassomiglia a quello della mappa, seguono fedelmente il percorso della mappa non sapendo se realmente si trovano in quel campo oppure no. Forse il disegnatore della mappa ha volutamente “scordato” di indicare esattamente dov’è il campo per ottenere più controllo sul movimento dei soldati. Loro, d’altro canto, finiscono per abituarsi a considerare tutti i campi come quel campo e si muovono rispettando sempre lo stesso schema della mappa.
Capito il parallelo? Io ti sto dicendo che la persona è il tuo campo minato e per questo devi sapere dove inzia e finisce questa persona. Eccoci quindi arrivati ai canoni di cui sotto e al motivo per cui ti invito a leggerli.
Compilation di canoni
E’ una “compilation di canoni” esclusiva sul tema, canoni scritti dall’istituzione religiosa più potente al mondo, La Chiesa in quel del Vaticano.
Leggili e trai le tue conclusioni, sono citati in logica sequenza, ti invito a capire come e perché. A presto.
Can. 1 – I canoni di questo Codice riguardano la sola Chiesa latina.
Can. 11 – Alle leggi puramente ecclesiastiche sono tenuti i battezzati nella Chiesa cattolica o in essa accolti, e che godono di sufficiente uso di ragione e, a meno che non sia disposto espressamente altro dal diritto, hanno compiuto il settimo anno di età.
Can. 22 – Le leggi civili alle quali il diritto della Chiesa rimanda, vengano osservate nel diritto canonico con i medesimi effetti, in quanto non siano contrarie al diritto divino e se il diritto canonico non dispone altrimenti.
Titolo VI Le persone fisiche e giuridiche
Capitolo I LA CONDIZIONE CANONICA DELLE PERSONE FISICHE
Can. 96 – Mediante il battesimo l’uomo è incorporato alla Chiesa di Cristo e in essa è costituito persona […]
Can. 111 – § 1. Con la ricezione del battesimo è ascritto alla Chiesa latina il figlio dei genitori, che ad essa appartengono o, se uno dei due non appartiene ad essa, ambedue i genitori di comune accordo abbiano optato che la prole fosse battezzata nella Chiesa latina; che, se manca il comune accordo, è ascritto alla Chiesa sui iuris, cui appartiene il padre. § 2. Se poi soltanto uno dei genitori è cattolico, è ascritto alla Chiesa alla quale il genitore cattolico appartiene. § 3. Qualsiasi battezzando che abbia compiuto quattordici anni di età, può liberamente scegliere di essere battezzato nella Chiesa latina o in un’altra Chiesa sui iuris; nel qual caso, egli appartiene a quella Chiesa che avrà scelto.
Can. 112 § 3. Ogni passaggio ad altra Chiesa sui iuris ha valore dal momento della dichiarazione fatta alla presenza dell’Ordinario del luogo della medesima Chiesa o del parroco proprio oppure del sacerdote delegato da uno di essi e di due testimoni, a meno che un rescritto della Sede Apostolica non disponga diversamente; e si annoti nel libro dei battezzati.
CAPITOLO II (Can. 113 – 123) LE PERSONE GIURIDICHE
Can. 113 – § 1. La Chiesa cattolica e la Sede Apostolica sono persone morali in forza della stessa disposizione divina.
Can. 115 – § 1. Le persone giuridiche nella Chiesa sono o insiemi di persone o insiemi di cose. § 2. L’insieme di persone, che non può essere composto se non almeno di tre persone […]
Can. 134 – § 1. Col nome di Ordinario nel diritto s’intendono, oltre il Romano Pontefice, i Vescovi diocesani e gli altri che, anche se soltanto interinalmente, sono preposti a una Chiesa particolare o a una comunità ad essa equiparata a norma del can. 368.
Can. 136 – Pur stando fuori del territorio, la potestà esecutiva si può esercitare validamente verso i sudditi […]
Can. 204 – […] Questa Chiesa, costituita e ordinata nel mondo come società, sussiste nella Chiesa cattolica, governata dal successore di Pietro e dai Vescovi in comunione con lui […]
Can. 207 – § 1. Per istituzione divina vi sono nella Chiesa tra i fedeli i ministri sacri, che nel diritto sono chiamati anche chierici; […]
Can. 369 – La diocesi è la porzione del popolo di Dio che viene affidata alla cura pastorale del Vescovo con la cooperazione del presbiterio, in modo che, aderendo al suo pastore e da lui riunita nello Spirito Santo mediante il Vangelo e l’Eucaristia, costituisca una Chiesa particolare in cui è veramente presente e operante la Chiesa di Cristo una, santa, cattolica e apostolica.
Can. 368 – Le Chiese particolari, nelle quali e dalle quali sussiste la sola e unica Chiesa cattolica, sono innanzitutto le diocesi, alle quali, se non consta altro, vengono assimilate la prelatura territoriale e l’abbazia, il vicariato apostolico e la prefettura apostolica e altresì l’amministrazione apostolica eretta stabilmente.
Per oggi mi fermo al canone 368 ma ti chiedo:
sei ancora sicuro che nel diritto canonico si parli di spiritualità?
Detto questo ci salutiamo con un ultima esortazione: non spendere inutilmente il tuo tempo, anche se tentato, nel risentirti per come ho parlato di “Dio” e dell’anima. Non sono questi i target del post. Anzi, puoi credermi se ti dico che la mia attenzione, rispetto e ricerca in quello spinoso roseto della spiritualità sono massimi. Per questo devo “separare il grano dalla gramigna”.
A presto, uomo vero in corpo vivente di carne ossa e sangue.