Uomo di ragione

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Oggi ti parlo della tua scelta razionale. Tu sei un uomo razionale, vero? Fai le tue scelte in base a un certo raziocinio, vero? Forse però faresti meglio a essere un uomo di ragione. Ma andiamo per ordine e procediamo così: analizziamo in primo luogo cosa è la razionalità, quale significato ha questo termine.

Razionale: la borsa delle decisioni divine

Probabilmente sei già al corrente dell’etimologia della parola razionale. Questa parola deriva dal latino rationāle, che deriva dal greco logêion, traduzione dell’ebraico ḥōshen (ham-mishpāt), ovvero borsa (delle decisioni divine). Si tratta di un paramento liturgico ebraico costituito da un quadrato di stoffa con su incastonate 12 pietre preziose a richiamo delle 12 tribù d’Israele. Il sommo sacerdote portava tale paramento sul petto quando entrava nel santuario o in occasioni solenni, spesso quando veniva chiamato a giudicare qualcosa o qualcuno.

Quindi, tanto per cominciare, non ti consiglio di essere razionale a meno che tu non ti voglia identificare con una paramento religioso!

Uomo di ragione

Meglio se decidessi di essere un uomo di ragione, dal latino RATIONE ovvero calcolo, misura, regola da RATUR, participio passato di REOR che significa determino, stabilisco e quindi, figurato, giudico, stimo etc. Questa indagine porta a un’altra parola molto simile, ovvero reo dal latino REUS nome generico significante “citato in giudizio per rispondere“. Se tuttavia decidi di considerare anche la radice etimologica di REUS allora il reo è colui che giudica. Quindi il reo confesso è colui che giudica la sua stessa confessione e, naturalmente, se il reo confesso si ritiene colpevole lo sarà senza dubbio.

Ora, non approfondisco in questa sede la questione della confessione in merito al processo di giudizio operato nei pretesi tribunali IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Sappi solo che ancora oggi si basa sulla auto confessione così come accadeva nei tribunali della sacra santa inquisizione. Quindi tutto il processo poggia le sue fondamenta sulla identificazione con la finzione giuridica e con l’auto colpevolizzazione.

Una volta compreso cosa è o non è ragionevole sulla base della etimologia corrente, da uomo di ragione quale sei, puoi ora proseguire con questa ricerca sulla natura di una ragionevole definizione di ragionevolezza calzante a te. Sai che la ragione si basa sui fatti e questi dovrebbero essere oggettivi. Inoltre sai che la ragione si fonda anche su determinate conoscenze, idee. Sai infine che la ragione spesso produce altre idee in forma di deduzioni che tu senti essere vicine al vero.

L’uomo di ragione si misura sulla sua conoscenza

Forse però non hai mai pensato che l’uomo di ragione, e non dico razionale (ora sai perché) si misura sulla sua conoscenza. L’uomo di ragione di 100 anni or sono avrebbe ritenuto davvero assurdo e irragionevole pensare a un raggio di luce in grado di tagliare il ferro, ma l’uomo di ragione di oggi conosce il laser e sa quindi che questo è possibile, vero, non solo ragionevole.

D’altro canto l’uomo di ragione moderno, come quello del passato, riterrà ragionevole pensare che se si tuffa in un lago si bagna. Questo è ragionevole ma non è vero a “priori” perché se il lago fosse ghiacciato il maldestro tuffatore batterebbe solo una gran zuccata. ma resterebbe asciutto. Quindi la ragionevolezza non è una posizione realmente oggettiva, uno status quo. E’ piuttosto una condizione che dipende dal livello di conoscenza dell’individuo, dalle informazioni che riceve su un dato evento sul quale vuole ragionare, dalla capacità di elaborarle e dalla capacità che ha di accettare/sopportare determinate conoscenze.

Ergo, il ragionevole giudizio di due uomini diversi tra loro sarà parimenti diverso. Diverso ma non contestabile dalla loro prospettiva. Ne deduci facilmente che la ragionevolezza di un uomo è proporzionale alla sua conoscenza e, per spingerci ancora più in là, alla sua consapevolezza.

Scelte ragionevoli

Se provi a determinare un livello di conoscenza medio, diciamo popolare, allora tutte le scelte che farai sulla base di quel livello saranno giudicate ragionevoli.

Attento però, perché appena acquisirai un livello più alto di conoscenza, le tue scelte diventeranno irragionevoli e assurde.

Ho fatto queste considerazioni perché il consenso, gli usi e consuetudini sono determinati dalle ragionevoli opinioni e scelte operate dal “popolo“. Come già scritto in precedenti post, la base su cui poggia la legge è consuetudine e consenso. Quindi se un presunto STATO vuole istituire una specifica legge, non necessariamente a giovamento del popolo, sarà sufficiente “istruire” questo popolo mettendolo a conoscenza di circostanze e fatti che facciano apparire tale legge ragionevole.

Un esempio ormai sdoganato è quello del terrorismo. Il presunto STATO vuole restringere la libertà già misera dei sui cittadini (schiavi). Tramite i servizi segreti mette in essere azioni terroristiche così che il popolo senta la necessità di maggiore sicurezza. Questa sicurezza viene quindi garantita dalla sopravvenuta ennesima legge sull’antiterrorismo che, pur restringendo la libertà del popolo, ad esempio limitandone i movimenti, da ad esso una sensazione di maggiore sicurezza.

Oppure prendiamo il caso più recente dei bambini sottratti alle famiglie perché i genitori sono stati giudicati non idonei alla loro sicurezza e crescita. Appare una buona misura regolamentata da molte leggi ad hoc sulla protezione degli infanti, salvo scoprire che tali leggi erano state fatte per creare un mercato di adolescenti a disposizione di pedofili e uomini senza scrupoli, molti dei quali incaricati di scriver quelle stesse leggi.

Memento

Ti ricordo nuovamente che quando uso parole come popolo e STATO ne faccio un uso improprio dettato solo dalla necessità di ottenere una certa semplicità espositiva in questo frangente, perché tanto lo STATO quanto il popolo sono delle finzioni giuridiche e non uomini in carne ossa e sangue né presi singolarmente né in collettività.

Accettare la conoscenza

Qualche riga innanzi ho anche parlato della capacità di accettare determinate conoscenze, non solo di acquisirle. Ad esempio l’età delle piramidi e di altri monumenti dell’antico Egitto non è stata messa in discussione per molti anni nella storia recente. Infatti, la maggior parte degli egittologi era egiziana di religione musulmana impossibilitata a stabilire età storiche troppo remote (mi pare 6.000 anni da oggi) che andassero in conflitto con i dettami del Corano.

Eppure molte datazioni al carbonio, stratigrafie, indagini paleontologiche, hanno stabilito che l’età di un monumento come la sfinge, ad esempio, sia circa 200.000 anni.

Tre informazioni 

Torniamo ai nostri giorni ora. Ci sono tre informazioni che l’uomo medio non riesce proprio ad accettare. La prima è di una ragionevolezza disarmante. Tu non sei una persona ma un uomo.

La seconda è che lo stato, la nazione non è quello che pensi o credi ma “qualcosa di altro” più simile ad una società di diritto privato o azienda che dir si voglia.

La terza è che al vertice della piramide di potere in tutto il mondo ci sono dei capi religiosi, nello specifico la curia di quella istituzione che tu chiami Una Santa Romana Chiesa, Cattolica ed Apostolica suo beneamato Papa.

Analisi delle informazioni

Ora analizzo da uomo ragionevole le 3 precedenti affermazioni.
La prima affermazione: tu non sei una persona. Perché? Il motivo risiede nella definizione linguistica etimologica e giuridica della parola persona. Ti rimando ai post che ho già scritto per approfondimento limitandomi a dirti che la persona è una creazione immaginaria della mente, un’ideazione come la personalità.

Se pensi alla tua personalità infatti, puoi parlarne quanto vuoi, puoi caratterizzarla, determinarla, ma essa non esiste senza di te, è come un fantasma. Se parliamo della personalità di Napoleone, ancora oggi possiamo definirla con accuratezza, ma se Napoleone non fosse mai nato non potremmo parlare della sua personalità. Quindi anche la personalità, come la persona, è successiva alla nascita dell’uomo e da essa dipende.

Questo al contrario di te, uomo vivo in carne ossa e sangue, che puoi vivere benissimo senza persona e, in questo caso, saresti probabilmente illuminato, senza personalità.

Seconda “inaccettabile” informazione. Lo STATO non è uno stato. Anche su questo argomento ti ho già dato molte informazioni documentate nei precedenti post ma se vuoi ancor più dettaglio, trovi altre evidenze del fatto nella pagina dei link del nostro blog. Ti parlano di storia, di fatti e di atti documentati ampiamente a partire dalla prima guerra mondiale.

Non mancano anche tutti i documenti online pubblicati dalla REPUBBLICA ITALIANA che, in quanto società di diritto privato, il cui unico fine è il profitto nel commercio, non può esimersi dal pubblicare tutte le informazioni per perseguire questo fine. Il fatto che tante informazioni debbano essere rese disponibili online non vuol dire però che gli agenti di questo presunto STATO si prodighino nel metterti a conoscenza, anzi…

Ti consiglio di meditare anche sulla terza informazione, ovvero che a capo del potere, non già spirituale ma temporale e materiale, c’era e c’è la chiesa di Roma, Una Santa Romana Chiesa, Cattolica ed Apostolica. Di meditare sul fatto che il Papa è stato, almeno fino al 2013 il Global estate… del Trust mondiale.

Il miglior schiavo è colui che non sa di esserlo

Detto tutto questo, se non approfondisci le conoscenze di cui sopra, se non cerchi le evidenze reali e documentate, è evidente che non hai la forza di affrontare-accettare questa conoscenza. Ma soprattutto, questo è vero se non te la senti di accettare il fatto che hai vissuto la maggior parte della tua vita da schiavo, impiegato di bassissimo livello di una società di diritto privato in sembianze di STATO sotto falsa parvenza di legge, e non da uomo libero in una nazione creata e governata da uomini liberi.  Se non puoi accettare questa conoscenza allora le tue ragionevoli scelte saranno adeguate unicamente a questo livello di ignoranza ed è esattamente il piano che alcuni poteri su questa terra hanno disegnato per te. Il miglior schiavo è colui che non sa di esserlo.

L’energia più succulenta non è la forza delle tue braccia, non hai bisogno di lavorare in una miniera di rame per essere schiavo. Ci sono strumenti commerciali, come la monetizzazione del tuo corpo, della tua forza vitale in forma di obbligazione, che sono assai più redditizi.

Trova la differenza

Ultima riflessione. Analizza questa mia affermazione indiscutibilmente vera: è morto PAPA FRANCESCO. Esamina questa mia frase, anche per come l’ho scritta poi guarda la foto sottostante e chiediti se vedi una differenza tra Francesco Papa e Papa Francesco? Segui i link:

https://www.findagrave.com/memorial/6959577/francesco-papa

https://www.findagrave.com/memorial/141527384/francesco-papa/photo#view-photo=116667293

https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Francesco

Dunque dimmi, cosa sei in grado di accettare? Quale verità? Hai capito? Ogni parola veicola un mondo e questa tua ragione è come un guscio di noce in mezzo al mare senza l’adeguata conoscenza e consapevolezza di chi sei, cosa sei e dove vai.

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