Principal Agent doctrine
by mila solaris · 21 Luglio 2019
Notifica al principale è notifica all’agente, notifica all’agente è notifica al principale
Oggi inizio questa conversazione tra noi, onorevole uomo vivo in corpo vivente di carne ossa e sangue, con l’importante affermazione di cui sopra. Questa ovviamente richiede qualche chiarimento sulla principal agent doctrine.
Prima però, ecco il solito avviso di rito: se non hai letto i primi 12 post di questo blog non andare oltre, pena il totale fraintendimento di quanto sto per scrivere.
Inoltre e ancora: puoi usare queste informazioni a tuo piacimento ma in totale, completa illimitata responsabilità, sempre e solo in onore, onestà e rettitudine di intenzioni e azioni.
Principal agent doctrine
Ritorniamo all’affermazione iniziale. E’ bene che nella tua dichiarazione tu faccia questo “incipit”, ora vediamo il perché.
Status del destinatario
Come già detto, le persone fisiche si rivolgono ad altre persone fisiche o giuridiche senza prestare particolare attenzione allo status del destinatario delle loro dichiarazioni o missive, spesso confondendo il ruolo o mansione dell’agente con l’agente stesso.
Questo non è il nostro caso. Certo, ti potresti rivolgere al Sindaco di Itaca, oppure ti puoi rivolgere alla persona MARIO ROSSI, Sindaco di Itaca, oppure ti puoi rivolgere all’uomo, che porta il nome di Mario Rossi, persona MARIO ROSSI, professione Sindaco, oppure a uno solo di questi, separatamente dagli altri, come nel primo caso. E’ bene ricordare che, a parte l’uomo, tutti gli altri hanno la loro specifica capacità giuridica.
Capacità giuridica
Tale capacità, al contrario del nome, sarà, dal punto di vista dell’uomo, sempre una limitazione o una riduzione di capacità in senso lato. Ti ricordo che, secondo il diritto corporativo art. 1 CC (Codice Civile), la capacità giuridica si acquista al momento della nascita. Naturalmente non è specificato se si tratta della nascita di un neonato o di una società di diritto privato come e nel caso della persona, la quale nasce al momento della redazione dell‘atto di nascita. In ogni caso, procediamo oltre.
Tu, dal momento in cui decidi di fare la tua dichiarazione, la fai nella consapevolezza e conoscenza del tuo status-condizione di uomo vivo in corpo vivente di carne ossa e sangue. Questo presuppone che tu stabilisca con esattezza a chi indirizzare la tua dichiarazione.
Capitan Uncino
Detto questo, se ti chiedo, può Capitan Uncino ascoltare o leggere una tua missiva, cosa mi rispondi? Ovviamente mi dirai no, non può perché è un personaggio immaginario. Lo stesso sono le finzioni giuridiche, come bene sai. Per questa ragione se tu fossi Peter Pan, potresti parlare e scrivere a Capitan Uncino perché sareste sullo stesso piano di coscienza, nell’immaginario. Infatti nei libri che leggi e nei film che guardi Capitan Uncino e Peter Pan non solo si parlano ma interagiscono in ogni modo, mentre tu non puoi pretendere di parlare loro e ricevere una risposta.
Per inciso, una terra di mezzo sono i videogiochi. Ti consiglio di guardare, a tale proposito e con occhi nuovi, il film Nirvana dove, nella finzione del film, l’uomo e la finzione si scambiano continuamente. Senza approfondire in modo troppo inquietante la cosa, le finzioni giuridiche potrebbero essere a pieno titolo i personaggi di un videogioco dove il giocatore ovviamente non sei tu. Dunque, avendo capito che da uomo puoi parlare solo con altri uomini, a essi rivolgerai le tue dichiarazioni e missive.
Ruolo, carica, ufficio
D’altro canto li titolerai con le loro specifiche funzioni e mansioni, poiché è a mezzo di queste che oggi ti trovi in schiavitù. Ricorderai anche che la maggior parte di questi, strano a dirsi, non si riconosce in uomo ma piuttosto in PERSONA e nel RUOLO o CARICA che tale persona ha assunto nella società di persone. Spesso questi uomini vestiranno delle finzioni giuridiche con ruoli importanti e in vista. Per siffatta ragione taluni non gradiranno essere semplicemente riconosciti come uomini così tu sarai cortese e attento nel farlo.
Tutta questa premessa al fine di spiegare il perché e il percome della “Notifica al principale è notifica all’agente, notifica all’agente è notifica al principale“. Vedi bene che nell’affermazione di cui sopra non si parla di uomo in alcuna sua parte. Allora? Mi dici tu, a cosa è servito tutto questo chiacchierare?
Pazienta e te lo spiego. Il termine agente è la formulazione più ampia possibile per indicare qualcuno che agisce. Infatti, agente deriva infatti il verbo agire.
Spesso ti troverai nelle condizioni di scrivere a uomini che “impersonano” determinati ruoli nell’ambito di corporation, Ministeri, Agenzie, etc. Scrivendo a specifici uomini (che siano coscienti o no di tale stato-condizione) avrai la necessità di indicarli in modo univoco attraverso il loro nome. Se questa dichiarazione dovesse però riguardare anche altri agenti che riportano al tuo indirizzatario o che sono a suo riporto, allora l’affermazione che ti sto raccomandando è indispensabile. Puoi stare certo che, in questi STATI, GOVERNI, AGENZIE in parvenza di legge la condizione suddetta è sempre verificata.
Per completezza vorrai inoltre specificare che la tua dichiarazione “è indirizzata a, secondo la principal agent doctrine, chiunque pretenda di ricoprire questo ruolo/carica/ufficio” riferendoti ai titoli e cariche dell’uomo destinatario missiva, in modo che, nel caso il destinatario dovesse cessare di ricoprire quel ruolo in funzione del quale tu lo stati indirizzando, la tua notifica di dichiarazione possa essere valida anche per chi lo sostituisce.
Destinatario
Avrai altresì cura di fare un adeguato distinguo tra DESTINATARIO e destinatario. Il primo è una finzione giuridica, il secondo è colui, nello specifico l’agente, al quale stai indirizzando la tua dichiarazione.
Fattispecie
Bene, oggi ci lasciamo con una curiosità. Sono stato tentato un paio di volte, nello scrivere questo post, dall’usare il termine fattispecie per indicare qualcosa di specifico. Sarebbe stata una pessima idea, ed eccone la ragione.
Fattispecie: “Con tale termine si fa riferimento ad una particolare situazione giuridica considerata e disciplinata dal diritto.”.