OPPT, un’altra storia – Prima Parte
by mila solaris · 23 Giugno 2019
Un’altra storia di OPPT, One People’s Public Trust
Oggi provo a scrivere un’altra storia di OPPT.
In un tempo passato, il bambino/a che eri è stato costretto a studiare “La Storia”. Bada bene, non la storia, ma La Storia che è una precisa visione di fatti ed eventi ripresa da una certa prospettiva, angolazione. Coercitivamente hai dovuto studiare quella Storia specifica scritta in seno a quello specifico contesto da specifici uomini. I tuoi maestri hanno riferito a te ciò che era stato insegnato loro, e i loro maestri avevano seguito lo stesso iter. Tutti in fila sullo stesso “sentiero”, uno solo dei tanti che porta alla cima della montagna.
Sentieri
Se tu fossi un uomo di montagna che conosce il luogo nel quale vive, sapresti che ci sono sempre almeno due sentieri che portano al “colle” o alla cima. Spesso questi sentieri “corrono” sulle sponde opposte dello stesso torrente.
Spesso c’è una via estiva e una invernale al riparo dalle valanghe. Se tu fossi anche un rocciatore allora sapresti di molte vie per scalare la parete, alcune più semplici, alcune più impegnative, altre davvero pericolose, ma tutte dirette alla sommità di quella parete.
Il gioco
Per raccontarti un’altra storia di OPPT, proverò a non percorrere un solo sentiero bensì a descriverla osservandola da diverse angolazioni, lasciando a te la possibilità di scegliere la via che più ti aggrada. Ti ricordo solo un fatto: il rocciatore quando scala lo fa per gioco, per piacere. Per questo più la sua abilità cresce più cerca la via difficile, perché gli ostacoli che incontra e supera sono anch’essi un gioco, perché la via difficile spesso è anche la più spettacolare, e infine perché rischiare la sua vita lo sveglia incredibilmente.
Quando è sveglio vive e percepisce, come ogni uomo sveglio, la realtà fuori dal tempo (o in un’altra modalità del tempo) e dalla mente condizionata. Si tratta di uno stato di serenità e onniveggenza impareggiabili, una sorta di beatitudine per la quale è inconsapevolmente disposto a dare la sua stessa vita, rischiandola “in parete”. Questo nel presupposto, tutto da verificare, che la vita sia veramente sua e che lui possa disporne a piacimento.
Torniamo a un’altra storia di OPPT. Posso definirla infinita perché leggendola potresti farti un’ idea diversa ancora di come sono andati i fatti (senso lato). Fatti che non sono solo azioni materiali, ma anche le idee che li hanno prodotti e i fini che le hanno determinate.
Ogni storia è…soltanto un’altra storia di OPPT
Poiché ogni storia è soltanto una storia, per raccontarti un’altra storia di OPPT parlerò per massima parte al passato anche se i protagonisti di un’altra storia di OPPT sono ancora, per quanto ne so, tutti vivi e in buona salute. Iniziò così.
Heather Ann Tucci-Jarraf
C’era una volta, non molto tempo fa, una donna di nome Heather Ann Tucci-Jarraf. Faceva l’avvocato, verosimilmente per un certo periodo fu impiegata presso un grosso centro bancario, e per un altro fu anche procuratore presso lo STATO di WASHINGTON.
Della sua storia individuale ha fatto trapelare davvero poco, si sa solo che è stata avventurosa e rocambolesca. Al principio della nostra storia aveva tre figli, e un quarto in arrivo o ancora nel mondo delle idee. Aveva un marito dalla sottile intelligenza, affascinante e industrioso.
Heather era figlia di una famiglia di quelle, diciamo così, altolocate e la sua istruzione era stata consona a questo rango. Aveva anche qualcosa non comune tra gli uomini, grande potere ed energia. Viveva perciò in un contesto sociale dove arriva quel 90% delle informazioni che al “popolo” sono negate. Come puoi immaginare, a quel livello i suoi datori di lavoro si avvalevano di strumenti come servizi segreti nazionali e internazionali, militari, appoggi politici che davano loro una “conoscenza dei fatti” inavvicinabile anche dalla tua più fervida fantasia, anche eliminando il fattore paura.
Ti invito fin da ora a vedere quante possibilità si profilano davanti a te sulla interpretazione di quanto detto. Comunque procediamo.
Indagini
Più o meno nell’anno 2007 Heather, cosi’ la chiameremo per semplicità, iniziò un lavoro di ricerca e indagine insieme a un gruppo di altri avvocati ed economisti. Un lavoro che pareva motivato dalla necessità di un certo gruppo bancario di fare un assessment su un altro gruppo bancario in vista di una fusione. Così almeno mi è stato raccontato da lei stessa.
Per la precisione il 28 ottobre del 2008 un certo Karl Langestein, “ingaggiò” Heather Ann Tucci-Jarraf per alcune investigazioni di carattere finanziario. Questo progetto di indagine su larga scala era commissionato dalla TREASURY FINANCE AG società Svizzera al tempo avente uffici presso industriestrasse 21, CH-6055 ALPNACH DORF e ora in liquidazione.
Storia parallela
Alcuni, per contro, vedono un altra storia di OPPT parallela a questa, meno incidentale. Per costoro la ragione dell’iniziativa si inquadrava in un piano più ampio dove alcune “famiglie”, a capo di quelle 4 solite mega multinazionali che possiedono 3/4 o (forse anche 4/4) del mondo, avviano un piano su scala globale per la ridefinizione dei confini geopolitici di questo verde pianeta.
FINAL BULLET REPORT PARADIGM
In ogni caso, e inizialmente, partirono cinque investigazioni datate 2008-2009. l’indagine verteva su alcune banche tra cui HSBC (banca di Londra), UBS (banca svizzera), e su talune società immobiliari collegate a queste ultime. Già a seguito di queste prime indagini Heather e il suo team affermarono di aver scoperto la frode e i meccanismi di appropriazione indebita di immensi capitali tramite falsi contratti. Nella conclusione il team di Heather giunse ad affermare, nell’ormai noto report FINAL BULLET REPORT PARADIGM che:
- il sistema bancario USA, con la FEDERAL RESERVE BANK NY a capo, è interamente corrotto e che
- quest’ultimo ha compromesso tutto il sistema bancario mondiale il quale
- è una minaccia per la sovranità degli stati in tutto il pianeta e che
- questa corruzione viene incoraggiata e sostenuta da un tessuto legale complesso che trova il suo centro nel BAR e che
- per le ragioni di cui sopra la popolazione mondiale è ridotta alla schiavitù sotto un ristretto cartello bancario facente capo alla famiglia Rothschild e che
- L’unica forma di legge utilizzabile per scardinare il sistema è l’UCC (Uniform Commercial Code).
A questo punto è d’uopo che ti dia una piccola dritta su cosa sia il BAR e perché la cosa ti tocca da vicino.
Il BAR (British Accredited Registry)
La società del BAR è stata amministrata, ed è tuttora controllata in Irlanda, dalla società semi-segreta “Honourable Society of Kings Inn” per nomina di re Enrico VIII. La Corona d’Inghilterra istituì il BAR (British Accredited Registry), ovvero il registro ufficiale degli avvocati accreditati dalla Corona, nel 1541 anche per asservire il popolo irlandese. Il BAR continua ancora oggi la sua attività in tutto il mondo. Il punto non è che il BAR faccia capo alla Corona Inglese piuttosto che a quella Spagnola. L’agenda è il vero problema. ll BAR è stato creato con il proposito di controllare il sistema giudiziario dei tribunali di tutto il mondo, indipendentemente dalla giurisdizione, e ho motivo di pensare che continui a farlo ancora oggi.
Attraverso una lunga e occulta catena di incorporazioni, quasi tutti gli ordini forensi presuntivamente nazionali del mondo ne fanno parte, USA e ITALIA compresi, ovviamente. Senza scomodare gli ordini segreti come Honourable Society of Kings Inn, è già abbastanza inquietante il fatto che buona parte degli ordini forensi al mondo dipenda dalla Corona Inglese. Penso che la prossima volta che leggerai sul giornale di un incontro tra il nostro amico TRUMP e la Regina Elisabetta ti verrà da pensare…
IBA (International Bar Association)
A completamento di un disegno “incorporativo” durato secoli, più o meno nel 1947, ovvero in tempi molto recenti, viene anche istituito l‘IBA (International Bar Association) che guarda caso ha sede a…Londra, ovviamente! (International Bar Association, 4th Floor, 10 St Bride Street, London, EC4A 4AD United Kingdom). L’IBA sembra pertanto un tentativo del BAR per legittimare la sua esistenza attraverso una semi-ufficializzazione che strappa un consenso in modo occulto.
Solo per darti un’idea, a titolo di esempio, prendo L’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI TORINO e sul sito ufficiale (link: http://www.ordineavvocatitorino.it/ordine/bar) leggo: “The Turin Bar Association (Ordine degli Avvocati di Torino) has been established in 1945“. Traduzione: “L’associazione Bar di Torino (Ordine degli Avvocati di Torino) è stato fondata nel 1945“. Una data interessante, non trovi? Puoi, per verifica cercare il nome di un avvocato che conosci nella pagina del sito ufficiale di cui sopra e scoprirai da te che ovviamente compare iscritto alla associazione. Poiché come sai gli avvocati per esercitare devono essere iscritti all’ordine e a esso fare quello che viene chiamato “giuramento”. Per inciso fino al 2012 tale giuramento veniva fatto presso il tribunale dove esercitavano, questo a indicare fedeltà, in primis, ai togati.
Il giuramento
Un giuramento oggi disciplinato dalla pretesa legge 247 del 2012 che secondo l’art. 8 così recita: “Per poter esercitare la professione, l’avvocato assume dinanzi al consiglio dell’ordine in pubblica seduta l’impegno di osservare i relativi doveri, secondo la formula: «Consapevole della dignità della professione forense e della sua funzione sociale, mi impegno ad osservare con lealtà, onore e diligenza i doveri della professione di avvocato per i fini della giustizia ed a tutela dell’assistito nelle forme e secondo i principi del nostro ordinamento»“. Ergo, sulla base di quanto summenzionato, l’avvocato si assume i doveri del consiglio dell’ordine “nelle forme e secondo i principi” del medesimo e quindi deve rispettare, in primis, questo impegno (attenzione perché non è un vero giuramento, in quanto non pronuncia mai la parola magica “giuro di …“).
Per approfondire…
Per mancanza di spazio, e per non tediarti troppo, non indago su quali siano i principi del The Turin Bar Association (Ordine degli Avvocati di Torino), o più genericamente del Consiglio nazionale forense (CNF) presso il Ministero della Giustizia. Lascio a te l’ulteriore approfondimento. e le deduzioni, indicandoti qualche link utile se volessi cimentarti.
https://www.consiglionazionaleforense.it/ (importante!) https://giftoftruth.files.wordpress.com/2013/04/bar-history.pdf http://www.angelfire.com/az/sthurston/Hiding_Behind_the_BAR.html
Ti invito anche a riflettere sul perché il CNF si autodefinisce Italian National Bar Council, trovi QUI questa definizione, sul suo sito.
Pubblicazioni e registrazioni ufficiali di OPPT
Torniamo ora al report del team di Heather, report che venne presto pubblicato online mettendo in allarme il sistema bancario-statale perché portava alla luce, con l’autorità di uno studio interno di settore, un fatto che molti già conoscevano ma non volevano vedere.
Ucc filings
Nel 2011, al termine di 3 anni di indagini l’onda all’orizzonte si era appena alzata, ma il terremoto vero e proprio arrivò con la pubblicazione ufficiale sul web del Final Bullet Record Paradigm e il 25 dicembre 2012 l’OPPT Official Announcement. Contestualmente alla registrazione, sul pubblico registro degli atti di WASHINGTON D.C., pretesa capitale degli USA (semplifico), del public announcement, Doc. UCC No.’s 2012127914, 2012128324, 2012128325. Ordinanza di Legge UCC UILO N°2012113593 e UCC 2000043135 preservato e protetto in perpetuo.
UCC
In quel momento scattò il “contatore”. Infatti in UCC (uniform commercial code), se un affidavit (una sorta di autodichiarazione in atto notorio), viene depositato attribuendo responsabilità e “colpe” a un secondo attore e questo, direttamente indirizzato, non risponde in maniera adeguata, quella deposizione in “affidavit” diventa legge nel commercio dopo un dato tempo, invero piuttosto breve specie se comparato ai tempi della nostra giustizia “isolana”.
Il public announcement, in due parole, accusava il sistema politico bancario mondiale di una immane truffa ai danni dei suoi deleganti, ovvero il popolo. Lo faceva con adeguato strumento giuridico, secondo i canoni del sistema commerciale internazionale più accreditato al mondo, nella sede più accreditata al mondo. In due parole tramite un deposito UCC presso WASHINGTON STATE D.C.
To be continued
Puoi iniziare a intuire che la cosiddetta globalizzazione non è una minaccia ma una realtà a livello giuridico e finanziario, consolidata ormai da 50 anni sotto il tuo naso.
Nella parte seconda di questa storia ti chiarirò perché questo passaggio è stato tanto importante e sconvolgente e perché ha toccato, soprattutto nel portafoglio, anche te, che tu lo sappia o no.
gli avvocati “giurano” secondo il loro ordinamento….. ma qual’ è il loro ordinamento? , sembra sia quello del BAR…. ergo… difendono la corona
Infatti, un impegno solenne, senza dire lo giuro! Ora capisco, è sempre più chiaro il legame con la corona britannica… comunque dice che dovrebbero fare gli interessi dei fini di giustizia e tutela dell’assistito, ma posso assicurare che non è così, ci sono passata con mia madre e uno stuolo di avvocati, dannosi e inetti… solo guai, che devo sbrigarmi a concludere, studio qui apposta!
Non so se in qualche parte di questo sito sia già stato ricordato, ma ci fu un incontro storico a bordo del Queen Elisabeth …. se ancora non è stato fatto ( magari si ma non l’ho visto ) non sarebbe male ricordare l’episodio …